25 maggio 2014

La scoperta della patata

E' ormai inestricabilmente intrecciata con la cultura materiale delle civiltà alpine, per questo tendiamo a considerarla "nostra da sempre".
L'atmosfera cupa che si respirava tra i ceti subalterni negli anni della Rivoluzione
Industriale inglese è ben resa da Vincent Van Gogh in questo Potato Eaters, risa-
lente al 1885. Nell'Ottocento in Irlanda  e in Scozia  fu proprio la patata la prota-
gonista della grande carestia (e a scatenare  la famosa e feroce polemica fra Karl
Marx e Robert Malthus). Sulla storia alimentare della patata si veda anche l'inte-
ressante articolo nel sito Vongolescappate.
Ma così non è. Questo formidabile tubero capace di assicurare la soprav-vivenza durante i lunghi inverni della montagna ci è arrivata dal Sudamerica (Perù, Bolivia, e Messico) dove veniva coltivata dalle civiltà azteca e incaica. Venne scoperta nel 1537 dai conquistadores spagnoli di Pizarro, sulla Cordigliera Andina, nella pianura di Bogotà (Colombia).
La sua penetrazione nelle cucine europee avvenne però lentamente e sempre sull'onda di situazioni d'emergenza o di bisogno estremo.
Uno zuppone di patate, cipolla, aglio, salvia e rosmarino (oggi nell'orto di casa).
Ancora oggi il Gröstl tirolese, il Rösti svizzero e il tortèl de patate trentino sono ben piazzati nelle rispettive cucine popolari.
"Si mangiava patate. Me raine nonu [mio nonno, NdT] è quello che ha scoperto le patate. Ha visto attorno al forno delle piante strane, ha tirato fuori una patata: «Ma guarda 'n po che qualità 'd nissöi» [nissoi=tuberi selvatici, NdT], perchè loro prima mangiavano i nissöi, una patatina selvatica grossa come un mezzo uovo. Ha fatto cuocere quella patata: «Uh che cosa buona». Allora hanno cominciato a seminare le patate, questo avveniva duecento anni fa, [attorno al 1770, NdT] le prime patate mangiate al Desertetto."
(Nuto Revelli, "Il mondo dei vinti", Einaudi, Torino, 1997, pag.171)
👉A causa della terribile carestia del 1663 in Irlanda si cominciò a mangiare patate e in Francia, dopo la grave carestia del 1785, Luigi XVI spinse i nobili ad obbligare i propri contadini a coltivare la patata.
👉La penuria di derrate alimentari che colpì Parigi negli anni della Rivoluzione Francese fece della patata uno dei pochi alimenti ancora accessibili agli affamati ceti popolari urbani.
👉In Italia la patata era giunta già nella seconda parte del '500 grazie ai padri Carmelitani scalzi ma entrò nell'uso alimentare solo molto più tardi, cioè nel corso dell'Ottocento.
👉La comparsa della patata contribuì fortemente al miglioramento delle condizioni di salute: i crauti e le rape non erano più soli e gli abitanti delle "terre alte" ne trassero grande beneficio.

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