5 gennaio 2015

L'aratro a versoio

L'aratro è presente nell'arco alpino orientale fin dai tempi più antichi.
aratro
L'aratro dissolcatoreè il tipo più primitivo. Scomparso da tempo dall'arco alpino,
ha resistito a lungo nelle zone agricole marginali, come nella Marsica (foto in alto).
La preparazione dei campi si faceva d'inverno e, dopo aver concimato il terreno quando c'era ancora la neve, seguiva l'aratura dei campi.
Il  tipo di aratro più antico smuove la terra tracciando semplicemente un solco che la divide in due parti simmetriche, senza rovesciare la zolla. Dotato di un puntale in ferro, è la evoluzione della zappa e della vanga.
aratro
L'aratro a versoio rappresenta l'ultimo stadio evolutivo. In alto a destra una rara
immagine contemporanea di aratura a trazione animale con aratro a versoio.
Il tipo più evoluto è quello "a versoio" introdotto con la rivoluzione industriale. Interamente in ferro, fa la sua comparsa nell'agricoltura di montagna a fine Ottocento. E' grado di lavorare il terreno in profondità e di rovesciare la zolla per arieggiare il terreno. Il corpo tagliente è formato da un vomere verticale che taglia profondamente il terreno e da un versoio ricurvo che lo ribalta su un lato del solco. E' uno strumento pesante che richiede un grande sforzo di trazione. L'uomo non basta più, è necessario ricorrere ai buoi o anche alle vacche, ai cavalli, ai muli.

Nessun commento:

Posta un commento